Il colore svolge un ruolo primario nelle nostre scelte gastronomiche: si mangia con gli occhi ancora prima che con la bocca! Capire l’importanza del colore nel cibo è fondamentale per educare i nostri figli ad una sana e corretta alimentazione.
“È buono da mangiare quello che è buono da pensare”, secondo l’antropologo americano Marvin Harris, illustre studioso delle culture alimentari.
È provato scientificamente che il nostro cervello associa al colore dei cibi emozioni positive o negative secondo una “memoria pregressa” che ci lega a sensazioni gradevoli o spiacevoli vissute nel passato. Quando infatti un alimento si presenta di un colore diverso da quello a cui siamo abituati veniamo subito investiti da un senso di diffidenza, e talvolta di disgusto. Il colore quindi diventa un segnale di pericolo e ci fornisce indicazioni primarie sul cibo: se un frutto è verde è acerbo, se ha un bel colore è maturo, se tende al marrone è marcio. Prima ancora di assaggiarlo abbiamo già una chiara idea del gusto che avrà: aspro, dolce o acido, come se vista e gusto si fossero associati a creare una sensazione unica.
Non vi è dubbio che per i bambini il cibo è soprattutto “colore e forma”. Il rapporto con l’elemento cromatico nel contesto alimentare è decisamente positivo. Ne sono ben consapevoli soprattutto le grandi industrie che sfornano, accanto a rassicuranti prodotti tradizionali, anche audaci innovazioni come il gelato dal colore blu, particolarmente apprezzato dai bambini in quanto, nell’immaginario infantile, questo colore è da un lato irreale e dall’altro rassicurante.
Discorso diverso invece per le verdure, generalmente poco gradite e apprezzate per il loro sapore tipicamente amarognolo, ma anche per l’aspetto poco appetitoso e saporito. Con la cottura infatti le verdure perdono la loro vivacità cromatica, una delle componenti preferite quando ci sediamo a tavola. Per questo diventa importante trovare delle pratiche soluzioni per mantenere vivi e accattivanti i colori delle verdure cotte. Come? Rendendole “croccanti” con una breve cottura di pochi secondi in acqua bollente, o in padella per 4-5 minuti con olio e spezie o erbe aromatiche. In tal modo verranno anche preservate le vitamine che generalmente si inattivano con le cotture prolungate.
Gli alimenti si raccontano attraverso i colori!
L’arcobaleno di frutta e verdura: ad ogni colore una proprietà!
In ambito di marketing il colore è fondamentale per riuscire a vendere di più: un frutto colorato o un piatto variopinto colpiscono di più l’occhio del consumatore, il quale si aspetterà quindi un certo gusto o una qualità elevata nella sua scelta.
Ma oltre alla componente estetica, esistono delle motivazioni più strutturate e scientifiche.
Il colore degli alimenti, infatti, è caratterizzato da delle vere e proprie sostanze chiamate “fitochimiche” che, anche se non hanno una vera e propria funzione nutritiva, riescono comunque a proteggere il nostro organismo nei confronti dell’insorgenza di malattie e disturbi di vario genere. Seguire quindi un’alimentazione che preveda l’assunzione di alimenti colorati, fa sì che il nostro organismo si nutra di queste sostanze salutari.
“L’ alimentazione dei cinque colori” è quella che prevede la creazione di cinque gruppi ai quali corrispondono i cinque colori fondamentali: giallo/arancio, rosso, blu/viola, verde, bianco/giallo chiaro, ciascuno con un proprio effetto benefico.
- IL GIALLO E L’ARANCIONE migliorano la vista e i cibi che vi corrispondono, oltre a ridurre lo stress, sono buoni antiossidanti in quanto ricchi di carotenoidi.
- IL ROSSO e tutti i cibi di questo colore combattono l’invecchiamento cellulare; per i bambini, ad esempio, il rosso può essere presentato fresco o centrifugato, sulla pasta o sul pane, nelle creme o nelle torte. A regalare l’aspetto vermiglio è il licopene. Questo importante antiossidante aumenta con la cottura, ed è per questo che i pomodori cotti diventano più scuri.
- IL BLU e il VIOLA sono anch’essi antiossidanti, data la presenza di antociani nei cibi di questo colore, i quali aiutano a regolarizzare la circolazione sanguigna. Fichi e pane integrale può essere una merenda ideale per i più piccoli, da alternare con frappè e torte ai frutti di bosco.
- IL VERDE predomina soprattutto nei vegetali, ricchi di vitamine, soprattutto B, acido folico, fibre e minerali. Anche questo colore è l’ideale per i bambini: basti pensare che il liquido delle verdure è ottimo da utilizzare nella preparazione di minestrine con il brodo vegetale.
- Il BIANCO è un colore che ha la funzione prevenire gli stati infiammatori. Una ricetta da proporre ai più piccoli potrebbero essere le barchette di sedano ripiene di formaggi cremosi.
Quali sono le strategie vincenti?
Ed ecco allora qualche pratico e utile suggerimento per aiutare i nostri bambini “verdurofobi” ad entrare in confidenza con le verdure.
- Presentate al bambino piatti semplici e piacevoli.
- Proponete i cibi con colori e forme divertenti e creative.
- Preferite le verdure tenere e non troppo cotte, che siano ancora croccanti.
- Alla semplice frutta, potete sostituire dei frullati, magari con dello yogurt, mentre la verdura può essere nascosta con passati, polpette e quiche.
- Non sgridate il bambino quando rifiuta una pietanza, ma ripresentatela di tanto in tanto insieme ad un piatto che lui preferisce.
- Non associate mai al cibo premi e/o punizioni.
- Non obbligatelo a mangiare per forza.
- Siate voi stessi sano esempio per i vostri bambini durante i pasti, perché è il metodo più efficace.
- Coinvolgete il bambino nella preparazione dei cibi.
- Approfittate dei pasti collettivi, come il pasto a scuola o all’asilo, oppure con i fratelli o amici: spesso la loro capacità di accettare un nuovo sapore dipende proprio dal gusto di quello degli altri.
I bambini manifestano verso tutte le attività svolte nella cucina un grande interesse, sia perché facilitano il contesto relazionale con le figure parentali, sia perché mantengono fortemente la connotazione ludica. Molti studi hanno infatti dimostrato che nei bambini in età prescolare le attività di gioco sensoriale con frutta e verdura possono incoraggiarne la degustazione più del gioco non alimentare o della sola esposizione visiva. I bambini oltre a divertirsi useranno l’apprendimento implicito ed instaureranno un rapporto ottimale con il cibo, diventando sempre più autonomi.
L’importante è armarsi di tanta pazienza e creatività, proporre sapori nuovi ed educarli ad un’alimentazione varia e soprattutto sana perché saranno loro, molto presto, a decidere quali verdure entreranno a far parte della loro personalissima top ten.
Fonti:
ADI MAGAZINE 4, 2015; 19
PLAY WITH YOUR FOOD! SENSORY PLAY IS ASSOCIATED WITH TASTING OF FRUITS AND VEGETABLES IN PRESCHOOL CHILDREN, HELENCOULTHARD, ANNEMARIESEALY. APPETITE VOLUME 113, 1 JUNE 2017, PAGES 84-90.
COLOR: THE SECRET INFLUENCE – KENNETH R. FEHRMAN, CHERIE FEHRMAN
MAGAZINE “FONDAZIONE UMBERTO VERONESI” DEL 4/07/2011